Giardino “Ruota della vita”


LUOGO: Pordenone – “3° Festival dei Giardini" - Fiera Ortogiardino

ANNO: 2014

SUPERICIE: 200 mq

DESCRIZIONE: E’ noto che le difficoltà nella vita sono all’ordine del giorno. Nello specifico molti Paesi, ed in particolar modo l’Italia, si sono ritrovati ad affrontare una crisi economica che ha portato molte persone al fallimento della propria attività o alla perdita del proprio lavoro da dipendente, finendo con le rispettive famiglie sul lastrico nel giro di poco tempo. Sulla base di questa considerazione e per questo motivo, rimanendo fedeli al tema del concorso "Luce e Ombra in Giardino", il progetto proposto vuole rappresentare la metafora del percorso della vita volta a ricreare le due principali situazioni che vive l’uomo di oggi: la caduta e la rinascita, dove la caduta è anche luogo di riflessione della propria condizione.

Partendo da questo principio l'area di lavoro è stata suddivisa in due parti, unite da un sentiero, al fine di permettere al visitatore di immedesimarsi nella situazione che più lo rappresenta e/o di passare da una all’altra. E’ l’uomo, d’altronde, a decidere il proprio cammino; per questo anche l’ingresso può essere scelto partendo dalla zona d’ombra e terminando in quella della luce o viceversa.

La zona identificata come la zona OMBRA (a destra) è ricoperta principalmente da una vegetazione tipica del sottobosco (e sciafila) con tonalità di colore scuro ed accompagnata da 4 esemplari arborei ad elevato valore estetico che attirano l’attenzione e simboleggiano una nuova speranza che è sempre possibile. Un passaggio attraversa quest’area permettendo di giungere ad un biolaghetto, isolato da canne di bambù, ove il visitatore possa sostare e meditare. Il sentiero continua e porta verso la zona identificata come LUCE (a sinistra) nella quale invece al centro dell’attenzione vi sono nel prato due figure stilizzate, le quali sembrano danzare sostenendo il simbolo del Sole (rappresentato dalla vasca circolare e dalla struttura luminosa in legno che la circonda). Sole che, grazie alla sua luce, è l'elemento che, insieme all’acqua (della vasca in questo caso) ha contribuito allo sviluppo della vita sulla Terra. Le due figure stilizzate di persone, ispirate ai dipinti “Le bonheur de vivre” (La Gioia di Vivere) e “La danse” (La Danza) di Matisse rispettivamente del 1906 e del 1909, stanno quindi a suggerire che è l'uomo e la collettività nel suo complesso ad avere in mano le chiavi del proprio destino e che, grazie alle scelte fatte quotidianamente, è possibile prediligere la propria strada. Le due figure danzanti sono rappresentate da un fitto tappeto di Stipa tenuissima, pianta conosciuta sia per le sue alte capacità di resistenza alla siccità (e specie eliofila) e sia soprattutto per l’idea di movimento, suggerita all’osservatore in presenza di vento (in questo caso fondamentale per dimostrare che l’uomo deve sempre rendersi dinamico se crede nel cambiamento).